martedì 8 settembre 2015

Yucatan "I magici lunedì di Settembre"

Un “Viaggio” nel Viaggio nelle misteriose atmosfere Maya. Si parte il 21 e 28 Settembre, ma perchè lo Yucatan?
Provo a spiegarvelo raccontandovi il programma di viaggio così da capire la reale ricchezza che può scaturire dall'incontro con la cultura Maya; la domanda che vi faccio è questa: è possibile cambiare il corso della proprio vita? Secondo un'antica leggenda Maya SI! Ma come?



Esistono “posti speciali”, una sorta di porte dove le diverse dimensioni dello spazio e del tempo sono collegate. Grazie alle nostre esplorazioni e ricerche siamo riusciti a scoprire esistenza e ubicazione di quegli antichi luoghi ancora oggi tenuti nascosti. Un mistero tuttora gelosamente custodito, in base al quale, chi passa in questi posti speciali con un rituale psico\emozionale ben preciso può realizzare i propri sogni. Nel pieno rispetto per quell'antico popolo e per le sue tradizioni, non cerchiamo risposte ufficiali, ma solo affascinanti esperienze per i nostri "viaggiatori" della terra, ai quali chiediamo di lasciarsi sopraffare in una full immersion totale di sapori e di emozioni completa e totalizzante, che prevede anche di attraversare quelle porte spazio temporali. Un affascinante e misterioso "viaggio" nel viaggio che propone di mettere alla prova le antiche leggende maya per realizzare i sogni più veri del nostro cuore.
"Ogni essere ha un ruolo, un destino da compiere. Quindi ogni frammento dell’esistenza è trascendente…
Don Isidoro, Saggio Maya. Frammenti di un insegnamento ancestrale”

Arriveremo il lunedì nella capitale dello Yucatan, Merida, il primo ed atavico contatto che l’uomo riserva alla conoscenza e all’esplorazione dell’ambiente circostante è l'esperienza olfattiva e propriocettiva, dalla prima accoglienza all'arrivo gradualmente e quasi inconsapevolmente nei giorni successivi in maniera sempre più significativa le magiche ed inebrianti atmosfere Maya, gli odori, i suoni, le calde brezze yucateche cominciano ad accarezzare i sensi e gradualmente ma sempre più profondamente consentono di scivolare in perfetta sintonia con se stessi e con l'ambiente .


Il martedì prima colazione in albergo.
Per il nostro secondo giorno di viaggio, saremo pronti per la sensorialità della mente (attraverso i percorsi sinaptici). La mattina si visiterà il sito Chichén Itzá e si arriverà al punto di una porta spazio-temporale dove esiste una coincidenza di suggestioni molto intensa, la porta è in un luogo nascosto dove è difficile accedere poiché è in genere transennato e precluso al pubblico, nella porta spazio/tempo troveremo una costruzione massonica chiusa al pubblico. Nel cerchio logistico della porta verrà celebrato il rito del coraggio. Terminata la cerimonia si completerà la visita del sito archeologico di Chichén Itzá, una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo. La visita include anche la famosa Piramide di Kukulcan, il tempio dei Guerrieri, il campo del gioco della Pelota, le monache, più tardi si riprenderà il viaggio fermandosi per il pranzo. Nel pomeriggio/serata è previsto il rientro a Mérida.

Il mercoledì, per il nostro terzo giorno, una giornata dedicata proprio alla capitale di questo splendido Paese, un giro per la città a bordo di "Calesas", con visita dello "zócalo" della città, passeggiata a piedi, accompagnata da una Guida professionale che ci porterà a rivivere la storia della città. Pranzo nel ristorante "Kuuk" con lo chef Mario Espinosa, specialista in cucina messicana avanguardista. Nel pomeriggio, sempre accompagnati dalla guida, visita al Museo del Mondo Maya Visita al Museo storico.
Più tardi durante una passeggiata si potrà assaporare un rinfrescante sorbetto nella tradizionale gelateria "Colón", un'icona della città con più di 199 anni di presenza nella città. Rientro in albergo per la preparazione al rito per la realizzazione dei sogni previsto per il giorno successivo.

Giovedì ci aspetta il Rito Maya per la realizzazione dei sogni
Visita alla porta spazio temporale che si trova in un sito archeologico nei pressi della capitale dello Yucatan ancora poco conosciuta e fuori dai tradizionali circuiti turistici. Proprio per questo motivo il raggiungimento di questo speciale luogo, verrà effettuato in orario da stabilire ogni volta per garantire la riservatezza del passaggio. Si procederà con il celebrare una vero e proprio rito di passaggio attraverso la principale porta spazio temporale, decisiva per la realizzazione del sogni dei viaggiatori. Dopo la grande cerimonia si proseguirà con la visita al sito di Maya Pan e, per chi volesse rilassarsi, una sessione nella Spa Hacienda Xcanatun, una Hacienda restaurata in un oasi tropicale al nord della città; eventuale Cena nel ristorante "Casa de Piedra" della Hacienda Xcanatún. Rientro in hotel.
Venerdì e sabato
Giornate libere! Possibilità di effettuare escursioni opzionali***.
Oppure dedicata alla meditazione delle esperienze mistiche delle porte spazio/tempo attraversate o allo shopping.

Domenica
La giornata festiva è particolarmente indicata per poter godere della cittadina e respirare in piena libertà odori, sapori e folklore e partecipare gratuitamente alle iniziative culturali e storiche che l'amministrazione cittadina prevede per la domenica. Nella serata ci prepareremo alla partenza tirando le conclusioni di un "viaggio" nel viaggio, affascinante e misterioso che potrebbe regalare ai viaggiatori della terra che lo desiderano, la realizzazione di un sogno.
Lunedì
Trasferimento all'aeroporto di Mérida. Partenza per il rientro in l'Italia

Insomma un viaggio concepito proprio per apportare cambiamenti, benessere e realizzazione. Ci piace pensare che torneremo cambiati positivamente e con la voglia di riscoprire le nostre potenzialità finalmente liberi dai blocchi e dalle costrizioni che non ci appartengono!! Scarica la brochure e vedi il last minute! Ti aspettiamo per la partenza!

martedì 28 luglio 2015

Viaggiare ci cambia la vita!

Viaggiare è un investimento per la nostra felicità e per ciò che siamo e saremo nella vita.

Diversi studi scientifici dimostrano che viaggiare cambia anche la nostra percezione di noi stessi, del mondo e degli altri; riduce lo stress, aumenta la memoria e sembra addirittura possa creare nuovi neuroni. La capacità di affrontare nuove situazioni e immaginare le dinamiche di una nostra vita nel luogo dove ci troviamo aumenta le nostre capacità celebrali, apre la nostra mente e ci aiuta a comprendere in modo razionale la nostra realtà. 

Un'esperienza potente quella del viaggio, ci da una carica di grande valore, ci fa amare di più la vita, ci rende più sicuri e veri nei rapporti con gli altri facendoci comunicare meglio e di più, attiva positivamente i nostri sensi e ci aiuta a entrare in comunicazione profonda con noi stessi e con gli altri, facendoci assorbire con facilità ciò che di nuovo il mondo ci offre.
Poi quando si torna a casa, al solo pensare a quel paese, regione o popolo che è dall'altra parte del globo, o comunque in una realtà altra dalla nostra, ci da coscienza delle tante possibili differenze che il mondo ci propone e ci aiuta a ridimensionare le nostra realtà. Vivere in altri posti fa capire molto della vita, della vita degli altri e di noi stessi.
E la concezione del "diverso", che non riesce a percepire chi non ha viaggiato o ha viaggiato poco, porta ad una visione più ampia e forte della realtà, accrescendo il nostro potenziale vitale e una migliore tolleranza, iniziamo a cambiare il nostro livello di comunicazione e a comprendere meglio anche opinioni molto lontane da noi. E poi sembra che le persone che viaggiano riescano ad avere anche migliori rapporti di amicizia!!
Insomma viaggiamo, scopriamo e conosciamo, questo può veramente cambiarci la vita. Ricordiamoci poi che la "vita" è il nostro viaggio e viaggiando ci troviamo. 
Auguro quindi un Buon Viaggio di scoperta a tutti i viaggiatori della terra!!!

lunedì 1 giugno 2015

Come è cambiato il viaggio oggi

Questo è il racconto di una giornata particolare passata a Roma, in un bellissimo albergo, dove quello che ci appassiona di più e cioè il viaggio, è stato spiegato e valutato alla luce di numeri, ricerche sociologiche e dati portati alla nostra attenzione da operatori del settore. tbd-italy warm-up



Ovviamente non poteva mancare grande spazio dato a quello che oggi è il boom più evidente e sotto gli occhi di tutti, la comunicazione sul web; negli ultimi 10 anni la nascita dei social, di migliaia di blog, professionali e non, siti di valutazioni per esperienze di viaggio, portali aggregatori di strutture ricettive, e blogger che ormai sono famosi come delle star ha portato alla ribalta la necessità di uno studio più approfondito di quello che dovrà essere un diverso e nuovo modo di concepire e poi condividere esperienze di "viaggio".
La prima scoperta che mi ha fatto riflettere e mi ha incuriosito di più è stata la definizione della nuova generazione di viaggiatori chiamati i Millenium, cioè quelli nati a cavallo tra Secondo e Terzo Millennio; insomma dopo i baby boomers e gli yuppies ecco i nuovi viaggiatori che oggi vengono studiati e per cui si fanno ricerche sociologiche mirate a capire i loro bisogni e la loro "nuova" visione del viaggio. Prima di entrare nella spiegazione di questa nuova generazione vediamo in breve le prime due così da notare le dovute differenze:
I Baby Boomers, per capirci quelli nati dopo la seconda guerra mondiale, una generazione che ha vissuto nei primissimi anni di vita la guerra e poi subito dopo la ricostruzione, una nuova alfabetizzazione e la successiva contestazione dei propri padri; la nascita dei movimenti pacifisti, antimilitaristi e soprattutto la volontà nel voler vivere in un mondo più libero e con più libertà per tutti. Furono i primi ad assaporare il piacere delle vancanze e delle ferie pagate dei genitori, videro la nascita del turismo di massa e l'enorme costruzione di strutture ricettive pronte ad ospitarla. Il boom economico fece tutto il resto, il viaggio era diventato di "piacere".


















Poi arrivarono gli Yuppies cioè gli adulti degli anni '80 proprio quando il mondo stava per diventare globale.

mercoledì 29 aprile 2015

La bellezza dello Yucatan!

La penisola dello Yucatan è un luogo di storia leggendaria, bellezze naturali, mare e barriera corallina, meraviglie preistoriche grazie al popolo per noi più misterioso e affascinante che si conosca fino ad oggi, i Maya. Esiste tanta meraviglia da visitare in questa regione così da renderla unica, speciale e magica rispetto al resto del Messico. Fino al 1950, anno di costruzione di una linea ferrovia,  lo Yucatan era piuttosto isolato dal resto del paese e a causa delle distanze e delle grandi difficoltà di comunicazione con il resto della Repubblica ha sempre avuto una vita quasi indipendente e concentrata principalmente nella capitale Mérida, che con i suoi circa 96.000 abitanti è la quinta città del Messico; prima di allora la regione era unita con il resto del mondo esterno solo tramite oceano grazie a scambi commerciali con le isole dei Caraibi, gli Stati Uniti e l'Europa.
Uno dei più affascinanti aspetti di un un viaggio in queste terre, è rappresentato senza dubbio dal contatto che si avrà con la fantastica gente che oggi popola lo Yucatan, diretti discendenti proprio dei Maya. Fuori dai maggiori centri le donne indossano ancora le caratteristiche "huipil" e la cosa che più colpirà il viaggiatore sarà soprattutto la loro lingua, considerato che gran parte della popolazione parla ancora oggi dialetti locali nonostante l'istruzione obbligatoria in lingua spagnola dal 1917, in numerosi villaggi si continua ancora a parlare la lingua tradizionale.

mercoledì 8 aprile 2015

I Maya e l'importanza dei numeri parte 2

Poseguiamo il nostro viaggio nell'affascinate cultura Maya, ricordate abbiamo iniziato da qui,approfondendo l'importanza dei numeri per questo straordinario popolo.
La numerologia è un'antica arte divinatoria le cui origini risalgono a migliaia di anni fa. Gli antichi Maya credevano al significato mistico dei numeri, come gli astronomi e i maghi assiro-babilonesi, i quali furono i primi ad affermare che la struttura dell'universo può essere spiegata in numeri. Quindi, fin dall'antichità, ai numeri è stato attribuito un fascino ed una magia particolare.
Anche l'astronomia, quindi, ha avuto un ruolo di primaria importanza e l'osservazione del moto dei corpi celesti, in primo luogo il Sole e la Luna e successivamente le stelle ed i pianeti, hanno assunto una importanza sempre maggiore con l’evolversi delle civiltà e con la necessità di ricavare da questi moti informazioni utili per la vita delle civiltà stesse. Solamente l’osservazione sistematica ed accurata del moto del Sole sulla volta celeste poteva permettere, ad esempio, di prevedere in modo corretto il trascorrere delle stagioni e con esso "inventare" l’agricoltura, stabilire i tempi delle battute di caccia. Gli esempi potrebbero essere infiniti.
Quindi anche le civiltà Centroamericane ed in particolar modo Maya ed Aztechi hanno rivolto il loro sguardo al cielo sia per motivi pratici, come detto precedentemente, che per motivi religiosi e rituali. Tutta l’astronomia dei popoli centroamericani è un complesso meccanismo di riti e numeri, di astronomia osservativa e di astrologia.
L'altissimo livello di conoscenze raggiunto dai Maya in campo astronomico e matematico è riscontrabile per esempio nell'essere riusciti a calcolare la durata del moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole con uno scarto di un millesimo rispetto al valore calcolato dalla scienza moderna e senza l’utilizzo di strumenti di precisione oggi presenti. O ancora, è noto come essi furono in grado di prevedere le eclissi di Sole e di Luna con precisione dell’ordine del milionesimo rispetto ai tempi indicati dai super computer a disposizione oggi degli astronomi. Tenevano anche calendari con il computo dei cicli legati ai moti di Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. E su alcuni monumenti sono state ritrovate la registrazione di date ed eventi accaduti fino a 400 milioni di anni fa. Fecero tutto questo usando un sistema numerico incredibilmente semplice come quello "vigesimale" (ricordate vuol dire che si basa sul numero 20 e non sul 10 come quello utilizzato da noi).
Fu proprio Diego de Landa, il primo studioso occidentale a venire a contatto approfonditamente con la cultura maya, a scrivere nei suoi diari: "Riuscivano a calcolare meravigliosamente le loro epoche, e così era facile per un vecchio con il quale mi capitò di parlare, di ricordare tradizioni che risalivano a trecento anni prima. Chiunque abbia messo ordine al loro calcolo dei katun, fosse stato anche il diavolo, lo ha fatto con una esattezza mai nel passato eguagliata".
Quali mezzi possono aver utilizzato i Maya, che non avevano altri utensili che quelli di pietra, per giungere a conoscenze astronomiche e astrologiche di una precisione così strabiliante? Sembra in effetti accertato che non abbiano usato ne orologi a sabbia ne clessidre ne altri strumenti di precisione.

lunedì 30 marzo 2015

I Maya e l'importanza dei numeri parte 1


La civiltà Maya è una delle più grandi civiltà che il mondo abbia mai conosciuto. La loro storia in molti tratti è misteriosa e presenta larghi vuoti ad oggi ancora impossibili da colmare, il maggiore dei quali sicuramente riguarda la loro improvvisa decadenza. Quando gli spagnoli giunsero in America trovarono un popolo impoverito e dimentico del suo grande passato, nei secoli successivi la foresta tropicale coprì i templi e i palazzi cancellandoli dalla vista e nascondendo del tutto questo maestoso popolo. La provenienza dei Maya è ugualmente un mistero.
Non volendo essere questo un testo di storia ci piacerebbe invece raccontare e approfondire quelle che erano le conoscenze dei Maya per quanto riguarda la matematica, l'astrologia e l'astronomia.
I Maya utilizzavano un sistema di numerazione a base vigesimale (che vuol dire un sistema che ha per base il numero 20 anzichè il 10 come facciamo noi). Un punto "." rappresentava l'unità, mentre una barretta "_" veniva utilizzata per rappresentare il 5; al numero venti entrava in campo lo zero. Il numero zero era concepito come posizione vuota: 0, 1, 2, 3, 5, 6, 12, 15, 20.
La caratteristica più notevole della matematica Maya era proprio il "principio dello zero". Questo concetto astratto, essenziale per tutti i calcoli fu introdotto in Europa nel Medioevo e come sia stato scoperto in Mesoamerica è uno dei tanti misteri che avvolgono le culture precolombiane. I Maya lo rappresentavano usando diversi geroglifici per lo più a forma di conchiglia; altre interpretazioni possibili del simbolo sono una spirale, un guscio vuoto o un occhio socchiuso. Una delle possibili cause dell'introduzione dello zero è religiosa: per i Maya infatti la numerazione scritta aveva una grande importanza dal punto di vista del tempo e i sacerdoti avevano bisogno dello zero nei loro calcoli legati all'astronomia e al calendario. Misurare il tempo non significò per loro soltanto ordinare gli elementi in una sequenza ordinata, ma assunse connotazioni religiose ben precise infatti i Maya ritenevano che gli avvenimenti si ripetessero in cicli calcolabili e quindi chi possedeva la capacità di elaborare il calendario era anche in grado di prevedere e, magari, prevenire questi avvenimenti. Il punto di partenza del calendario (anno zero) risale al 3114 a.C., data della creazione del mondo e da allora, misurando una successione di cicli ricorrenti, hanno calcolato enormi archi di tempo in modo analogo a quello da noi usato per conteggiare anni, decenni, secoli e millenni. La scrittura di questo calendario è molto complessa ma esso fu usato in tutta la Mesoamerica ed è considerato il più preciso del mondo antico. Alla matematica, al calendario e alla religione era strettamente legata anche l’astronomia. Lo studio del cielo, in cui gli astri rappresentavano le divinità, mirava a controllare meglio gli eventi terrestri dei quali gli dei erano ritenuti responsabili. I Maya giunsero così a calcolare le eclissi di sole e i cicli della luna e di Venere.  

lunedì 16 marzo 2015

Viaggiare da soli! Un percorso per imparare a volersi bene!

Smettetela di cercare qualcuno che vi accompagni nel viaggio che sognate di fare da anni. Partite da soli!! Non ve ne pentirete......
Per alcuni può sembrare un sogno, per altri persino un incubo. Ma dovete trovare il coraggio e partire!! Viaggiare da soli offre un sacco di opportunità ed è un'occasione di crescita unica e grandiosa. E' liberatorio: si acquisisce indipendenza, si affina la sensibilità e si va dove si vuole, seguendo il proprio ritmo. Tutto è amplificato: malinconia, tenerezza, astio, tristezza e felicità. Si è più aperti all’altro, a conoscere, incontrare, parlare, sfatiamo il mito del viaggiatore solo e chiuso nei suoi pensieri, essere soli ci abitua a guardare e ascoltare meglio quello che ci circonda. 
E' vero non tutti amano la solitudine, per alcuni è un’esigenza, per altri una forzatura ma proprio per questo è importante fare un'esperienza di viaggio soli con voi stessi, proprio perchè così dovrete "imparare" a stare anche da soli. Potrete apprezzate il silenzio, i rumori, il vuoto della vostra camera d’albergo, le sensazioni avute dal girare e scoprire posti sconosciuti senza nessuno. Perdetevi se potete.... e una volta tornati nella vostra camera la sera godete il piacere di essere sopravvissuti alla solitudine. E non siete morti! Potrete giocare a essere chi volete, l'altra grande libertà che potrete scoprire viaggiando da soli, infatti è quella di fare ciò che avete sempre sognato di fare! Nessuno vi conosce o è lì a giudicarvi, nessuno che si aspetta che vi comportiate in una certa maniera.
Quando non c’è nessuno che guarda, ci si sente più liberi di agire e di osare. Il concetto di vergogna si riduce, le limitazioni diminuiscono e il viaggio permette alle nostre resistenze di diventare meno rigide.

lunedì 9 marzo 2015

Mettiamo alla prova le antiche leggende Maya per realizzare i sogni più veri del nostro cuore!



Intraprendere un viaggio significa quasi sempre mettere se stessi a confronto con realtà e culture diverse. Da questo confronto, spesso inconsapevolmente, affiorano insoddisfazioni, insicurezze o comunque nuovi aspetti della personalità, di cui non sempre si ha consapevolezza.
Per questo motivo un “viaggio” nel viaggio è un progetto che conduce a visitare affascinanti luoghi con iniziative psicologiche innovative adatte per affrontare le dinamiche emotive che emergono durante il viaggio. La fragilità può diventare forza e cambiamento grazie ad un programma specificatamente studiato e predisposto. Un programma sempre diverso per ogni tipo di viaggio e con diversi gradi di impatto psicologico.
Diversi livelli di profondità e cambiamento che vanno dalle esperienze sensoriali di auto consapevolezza e benessere, fino ad arrivare ad un vero e proprio viaggio personale interiore con l'acquisizione di tecniche strategicamente adatte a provocare il desiderato cambiamento. Tutte le nostre proposte possono essere integrate arricchite o ridisegnate insieme.
"Ogni persona nutre dei sogni, nella parte più profonda del suo essere, che amerebbe realizzare nella vita: il bisogno di non sentirsi più soli e trovare il vero amore, oppure il desiderio di avere un maggior benessere economico e/o professionale, oppure, ancora, innalzare il proprio livello spirituale, sociale, personale".

giovedì 5 marzo 2015

L'importanza di viaggiare! Provate.....

         È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria (Voltaire)
  

E' proprio così, ormai sempre più ricerche e studi dimostrano che viaggiare e, quindi allontanarsi dalla vita quotidiana, aiuta a rientrare in contatto con noi stessi e a vedere le cose con più distacco!
Lasciare anche momentaneamente il nostro ambiente naturale ci porta a vivere quella che possiamo definire un'avventura, la conseguenza ovviamente è l'attivazione di una serie di atteggiamenti e comportamenti mentali  che vanno analizzati e che ci aiuteranno a modificare la nostra mente e aumentare il nostro benessere.
Le fantasie che precedono il viaggio diventano il vero nodo centrale del viaggio stesso, perché quello che interessa la nostra mente è verificare cosa ci accade "emozionalmente" quando siamo di fronte al nuovo; si attivano inizialmente in noi una serie di reazioni che vanno dall'euforia all'adrenalina, ma anche dal timore di lasciare il nostro habitat alla paura dell'ignoto.
Secondo Dean Mac-Cannell, studioso del fenomeno turistico, viaggiare è una forma di ricerca del sacro, una sorta di pellegrinaggio, di rispetto rituale per la società umana; inoltre un'equipe di ricercatori ha scoperto, analizzando l'encefalo di diverse persone, che chi aveva viaggiato molto e in generale aveva avuto una vita attiva, aveva anche una maggiore densità di neuroni in alcune zone cerebrali.

lunedì 2 marzo 2015

La magia dello Yucatan parte 3

 Chichen Itza dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1988

Dopo l'arrivo nella splendida capitale Merida e dopo aver approfondito la conoscenza del popolo Maya entriamo finalmente nel cuore delle rovine e visitiamo questi luoghi, alcuni conservati molto bene grazie alla vegetazione che li ha quasi completamente ricoperti per secoli, lasciandoci incantare e coinvolgere dall'atmosfera che ci accoglie.
Non possiamo che cominciare col parlare di Chichen Itza, la più completa espressione della civiltà Maya - tolteca, la più grande e imponente tra le città perdute e strategicamente posizionata al centro della penisola dello Yucatan; nonostante la mancanza di fiumi superficiali nelle vicinanze la popolazione maya si potè insediare in questo sito grazie alla presenza di due "cenotes" (profondi buchi naturali) ricolmi di acqua dolce dove furono ritrovati anche resti umani che confermano come i Maya pre-colombiani erano soliti offrire in dono al Dio della pioggia "Chaac" oggetti e, appunto il sacrificio di esseri umani, gettandoli nei cenotes.
La visita del sito archeologico di Chichen Itza richiede particolare attenzione al Tempio di  Kukulcan (nome Maya di Quetzalcoatl), una piramide a gradoni alta 30 mt conosciuta come "el castillo" e dedicato al dio appunto; si accede sui quattro lati, tramite delle scalinate che conducono alla terrazza superiore. La salita ma soprattutto la discesa, diciamolo subito, non sono sicuramente agevoli tanto che alcuni si aiutano con una corda per evitare di perdere l'equilibrio data la ripidità dei gradoni, arrivare in cima però vale la pena perchè la veduta dall'alto è uno spettacolo da mozzare il fiato. 

lunedì 23 febbraio 2015

La magia dello Yucatan parte 2

Yucatan il "cuore" di una delle culture più sofisticate della storia dell'umanità: la cultura Maya.

Lasciando la splendida capitale dello Yucatan, Mèrida, il paese ci offre la possibilità di scoprire e conoscere una civiltà unica e misteriosa allo stesso tempo, i Maya. Vale la pena approfondire la conoscenza storica di questo popolo per poter apprezzare, in tutto il loro splendore e la lora antica magia, le rovine immerse nella natura e le città straordinarie che andremo a visitare. Non è un caso che proprio qui si sia stabilita ed abbia prosperato una delle culture più sofisticate della storia dell'umanità.
I Maya tra il 400 a.C. e la fine del 17° sec., conquistarono la foresta della Penisola dello Yucatan costruendovi centinaia di città e l'architettura costituisce uno dei tratti più rilevanti della cultura classica, scelsero, infatti la forma della piramide per le costruzioni di maggiore significato religioso, metre i palazzi erano le costruzioni destinate alla rappresentanza, di carattere orizzontale, che contrastano con la verticalità delle piramidi. Dalle numerosissime ricerche e traduzioni di testi geroglifici sappiamo che, inizialmente ritenuti un pacifico popolo di agricoltori che vivevano nei campi attorno ai grandi centri cerimoniali guidati dall'élite religiosa - essenzialmente dedita al culto e a speculazioni di carattere astronomico-matematico - in seguito fu accertato che giunsero a formare veri e propri Stati centralizzati, retti da sovrani ereditari e in frequente conflitto tra loro.
Nelle città maya le strutture più imponenti erano indubbiamente i centri cerimoniali, comprendenti grandi piramidi sormontate da templi, altari e stele scolpiti; erano presenti però anche il centro dell'attività politica e la sede di mercati periodici. La città ospitava la nobiltà, il clero e gran parte della popolazione dedita alle attività produttive, le abitazioni invece erano in legno e fango con tetti di foglie, gli edifici pubblici erano in pietra, spesso rivestiti d’intonaco e dipinti (colori predominanti erano il bianco e il rosso), talora anche ornati da rilievi a stucco, affreschi e bassorilievi. Malgrado la sostanziale uniformità culturale, i principali centri urbani svilupparono una varietà di stili che rifletteva la loro autonomia politica: ognuno controllava un territorio ben definito.
Il carattere distintivo degli edifici maya è innanzitutto l'impostazione architettonica delle straordinarie residenze, cortili e templi utilizzati dai re, caratterizzati dai vasti piani orizzontali delle piazze, collocate a vari livelli, collegati da ampie e a volte ripide scalinate. Da questi nuclei a carattere celebrativo e cerimoniale nascono strade lastricate e sopraelevate che le collegano con altri nuclei abitativi. L'architettura maya, così come l'arte, è stata definita la più ricca del Nuovo Mondo proprio per la complessità di modelli e varietà di mezzi espressivi.
Le piramidi Maya, a differenza di quelle egizie, non fungevano sempre da sepolture, ma avevano una struttura sopraelevata, che ospitava un tempio dove i sacerdoti celebravano il culto associato ad una particolare divinità; il reggente accendeva il fuoco e vi bruciava delle erbe con effetti allucinogeni e comunicava con gli antenati, la popolazione vedeva poi il risultato dal fumo che usciva dalle porte che andando verso l'alto si "attorcigliava" e dava vita al serpente piumato, il più importante degli dèi che i Maya adoravano.
Insomma per poter raccontare di questo popolo e di questo paese, come avrete capito, servirebbe tanto e ancora tantissimo tempo quindi speriamo che la curiosità vi abbia catturato e che deciderete di saperne di più! Per noi lo Yucantan è la meta ideale per chi si vuole lasciar conquistare dal fascino, dai colori e dalla armoniosa relazione che la cultura Maya ha con le ricchezze naturali. chiedeteci di più se vi va!
Buon vaggio a tutti e al prossimo appuntamento!

giovedì 19 febbraio 2015

La magia dello Yucatan parte 1


 Lo Yucatan, penisola del Messico che si affaccia sull'omonimo Golfo, è la partenza ideale per la scoperta dell'antica e affascinate civiltà Maya, antichissima popolazione dell'America centrale risalente al 1500 a.c.  Ad oggi la popolazione più numerosa dei Maya moderni si trova proprio nello stato dello Yucatan e viene tutelata da organizzazioni internazionali come l'ONU e da figure carismatiche come Rigoberta Menchù. La capitale di questo affascinante stato è Mèrida, la città più grande dello Stato, cosmopolita