È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria (Voltaire)
E' proprio così, ormai sempre più ricerche e studi dimostrano che viaggiare e, quindi allontanarsi dalla vita quotidiana, aiuta a rientrare in contatto con noi stessi e a vedere le cose con più distacco!
Lasciare anche momentaneamente il nostro ambiente naturale ci porta a vivere quella che possiamo definire un'avventura, la conseguenza ovviamente è l'attivazione di una serie di atteggiamenti e comportamenti mentali che vanno analizzati e che ci aiuteranno a modificare la nostra mente e aumentare il nostro benessere.
Le fantasie che precedono il viaggio diventano il
vero nodo centrale del viaggio stesso, perché quello che interessa la nostra
mente è verificare cosa ci
accade "emozionalmente" quando siamo di fronte al nuovo; si attivano inizialmente in noi una serie di reazioni che vanno dall'euforia all'adrenalina, ma anche dal timore di lasciare il nostro habitat alla paura dell'ignoto.
Secondo Dean Mac-Cannell, studioso del fenomeno turistico, viaggiare è
una forma di ricerca del sacro, una sorta di pellegrinaggio, di rispetto
rituale per la società umana; inoltre un'equipe di ricercatori ha scoperto, analizzando l'encefalo di diverse
persone, che chi aveva viaggiato molto e in generale aveva avuto una
vita attiva, aveva anche una maggiore densità di neuroni in alcune zone
cerebrali.
Vi aspettiamo per cominciare un "nuovo", unico e affascinante cammino insieme augurando Buon Viaggio a tutti i viaggiatori della terra!!
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