lunedì 1 giugno 2015

Come è cambiato il viaggio oggi

Questo è il racconto di una giornata particolare passata a Roma, in un bellissimo albergo, dove quello che ci appassiona di più e cioè il viaggio, è stato spiegato e valutato alla luce di numeri, ricerche sociologiche e dati portati alla nostra attenzione da operatori del settore. tbd-italy warm-up



Ovviamente non poteva mancare grande spazio dato a quello che oggi è il boom più evidente e sotto gli occhi di tutti, la comunicazione sul web; negli ultimi 10 anni la nascita dei social, di migliaia di blog, professionali e non, siti di valutazioni per esperienze di viaggio, portali aggregatori di strutture ricettive, e blogger che ormai sono famosi come delle star ha portato alla ribalta la necessità di uno studio più approfondito di quello che dovrà essere un diverso e nuovo modo di concepire e poi condividere esperienze di "viaggio".
La prima scoperta che mi ha fatto riflettere e mi ha incuriosito di più è stata la definizione della nuova generazione di viaggiatori chiamati i Millenium, cioè quelli nati a cavallo tra Secondo e Terzo Millennio; insomma dopo i baby boomers e gli yuppies ecco i nuovi viaggiatori che oggi vengono studiati e per cui si fanno ricerche sociologiche mirate a capire i loro bisogni e la loro "nuova" visione del viaggio. Prima di entrare nella spiegazione di questa nuova generazione vediamo in breve le prime due così da notare le dovute differenze:
I Baby Boomers, per capirci quelli nati dopo la seconda guerra mondiale, una generazione che ha vissuto nei primissimi anni di vita la guerra e poi subito dopo la ricostruzione, una nuova alfabetizzazione e la successiva contestazione dei propri padri; la nascita dei movimenti pacifisti, antimilitaristi e soprattutto la volontà nel voler vivere in un mondo più libero e con più libertà per tutti. Furono i primi ad assaporare il piacere delle vancanze e delle ferie pagate dei genitori, videro la nascita del turismo di massa e l'enorme costruzione di strutture ricettive pronte ad ospitarla. Il boom economico fece tutto il resto, il viaggio era diventato di "piacere".


















Poi arrivarono gli Yuppies cioè gli adulti degli anni '80 proprio quando il mondo stava per diventare globale.
Il benessere aveva portato la nascita di una civiltà dell’opulenza, i diritti erano ormai acquisiti e i viaggi in aereo erano alla portata di un numero sempre maggiore di persone fino ad arrivare al mezzo miliardo nel 1990. L'Italia diventò una delle mete più visitate da stranieri e italiani stessi e il turismo di massa cominciò a trasformarsi sempre più in una massa di turisti alla ricerca di esperienze individuali, cioè si cominciò a parlare di turismo disegnato sulle esigenze e i bisogni del singolo viaggiatore. Le grandi catene alberghiere lasciano il posto a strutture più mirate alla particolarità e si affaccia prepotente il turismo di lusso. 

Ormai arrivati nel nuovo Millenio conosciamo finalmente i Millenium; la loro aspettativa di vita, per qualità e durata, non ha precedenti nella storia dell'uomo. Hanno lo smartphone, il tablet, il personal computer, la realtà virtuale. Nulla conoscono della propensione al risparmio, propria del baby boomers, sono viaggiatori compulsivi, viaggiano soprattutto con i voli Low Cost e scelgono strutture a basso costo, ovvio tutto rigorosamente scelto e prenotato online. Altrimenti possono decidere di spendere ma solo per quelle realtà che offrono qualcosa di unico, per ricavarne un’emozione, un’esperienza "unica" appunto.
I Millenium non pensavo al futuro ma vivono pienamente il presente, spendono tanto solo se ne vale la pena, il risparmio non è un loro cruccio, sono fashion, solari, sensibili all’ambiente, all’ecologia, al benessere. Sanno tutto, hanno tutto, vogliono tutto, si aspettano dalle strutture dove alloggiano che siano in grado di prevenire qualsiasi richiesta. Quando non twittano, chattano su Facebook, commentato la loro insoddisfazione su Booking e TripAdvisor. Usano le recensioni come frecce avvelenate. Ovviamente ci sono anche quelli che dipendono ancora dai genitori, senza grandi capacità economiche che però non gli ha impedito di viaggiare fin dall’adolescenza e di continuare a farlo prolungando l’adolescenza il più possibile. Insomma possiamo assolutamente dire che i veri cittadini del villaggio globale sono nati.

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